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La presenza umana sul territorio dell'odierna Francia risale addirittura al Paleolitico inferiore.  Il territorio francese presenta un numero significativo di grotte decorate del Paleolitico superiore, di cui la più famosa è probabilmente Lascaux (Dordogna, 15 000 anni fa).

Arrivati in Francia intorno al 900 a.C. i Celti (Galli) ne occuparono gran parte del territorio verso il III secolo a.C. Nel 680 a.C. circa la costa mediterranea vide l'arrivo dei primi coloni greci, con la fondazione di una colonia presso Antibes.

La regione più meridionale della Gallia passò sotto la dominazione romana nel 125 a.C.), e successivamente il resto del territorio nel 51 a.C., dopo la guerra di Gallia. Sotto l'Impero romano, si sviluppò una civiltà gallo-romana prospera, portando alla Francia una base di cultura latina e, indirettamente, alla successiva cristianizzazione, che si verifica lentamente tra il II e il VI secolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Francia merovingia e carolingia

 

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente la Gallia fu occupata da varie popolazioni germaniche: gli Alemanni a nord, i Burgundi nel sud-est e soprattutto i Franchi che presero il sopravvento sulle altre popolazioni del Paese ed espansero ulteriormente i loro domini.

A partire dalla metà dell'VIII secolo Pipino il Breve, divenne il primo re dei Franchi non merovingio. Il regno si estendeva considerevolmente, e venne eretto a Impero durante il regno di suo figlio Carlo Magno. Con il giuramento di Strasburgo dell'842 e il trattato di Verdun dell'843 l'impero verrà diviso in tre parti: la Francia orientalis (a est), la Francia occidentalis (a ovest), e fra le due l'effimero regno di Lotario I. La parte orientale corrispondeva a ciò che più tardi sarebbe divenuto il Sacro Romano Impero e la parte occidentale alla Francia.

 

 

 

 

La Francia capetingia

 

I discendenti di Carlo Magno - i Carolingi - mantennero una simbolica influenza sui territori che grosso modo corrispondono alla Francia fino al 987, quando Ugo Capeto, iniziatore della dinastia dei Capetingi, duca di Francia e conte di Parigi.I primi re della dinastia estesero progressivamente il dominio reale rafforzando il regno franco malgrado l'opposizione dei Plantageneti, che si materializzò con la guerra dei cent'anni.Alla fine del XII secolo, con l’autorità dei re franchi che il regno si estese, iniziando a chiamare regno di Francia, gli ultimi secoli del Medioevo per via della guerra dei cent’anni e la peste nera rafforzarono di più l’autorità reale.

Rinascita e assolutismo

Nel tardo Medioevo i re cattolici di Spagna e possedimenti degli Asburgo si unirono dando vita all'impero di Carlo V. Francesco I e suo figlio Enrico II lottarono contro questo nuovo potere alternando successi a battute d'arresto. Ma sarà solo con Enrico IV e Luigi XIII e il suo ministro Richelieu, che la preponderanza spagnola verrà messa in discussione a vantaggio della Francia.

Un altro esponente dell'assolutismo francese fu Luigi XIV, ovvero il "Re Sole".

XIX secolo

 

Il 2 dicembre 1851 il Presidente della Repubblica, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone, organizzò un colpo di stato. Il 4 gennaio 1852 venne proclamato imperatore con il nome di Napoleone III. Moriva la Seconda Repubblica francese, e nasceva il Secondo Impero.

Inizialmente il paese visse un'importante fase di industrializzazione, guidato da una politica liberale in campo economico, basata su una forte struttura capitalistica. Napoleone III si assicurò la fiducia nel Regno Unito, aumentò l'influenza della Francia in Medio Oriente, e le sue azioni in Italia contro l'Austria permisero l'annessione delle regioni piemontesi della Savoia e di Nizza. Ma gravi battute d'arresto offuscarono notevolmente l'immagine del regime e la lotta contro la Prussia di fatto ne causò la caduta.

Quarta e Quinta Repubblica

 

Alla fine della seconda guerra mondiale la Francia fu inclusa a pieno titolo tra le potenze vincitrici, in virtù del costante sforzo diplomatico e militare antitedesco sostenuto, soprattutto dopo il 1942, sia nelle colonie sia in patria dalla resistenza e dalle forze francesi libere. La Quarta Repubblica fu promulgata il 27 ottobre 1946, ma dovette affrontare gravi difficoltà nell'impero coloniale, prima in Indocina e poi in Algeria, oltre alla decolonizzazione attraverso negoziati. Nonostante l'instabilità politica il Paese partecipò attivamente alla creazione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio nel 1950, e alla firma del Trattato di Roma del 1957.  

La Costituzione della Quinta Repubblica, venne adottata il 4 ottobre 1958 rendendo la Repubblica più resistente alle instabilità. Dal 1950 fino a 1973 l'economia francese ha conosciuto uno sviluppo fenomenale, poi un susseguirsi di crisi economiche e dei periodi di crescita lenta, con frequente alternanza al potere.

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